UAE Tour 2020, l’emozione di Chris Froome: “Mi sono sentito come un neoprofessionista. Essere qui è un gran risultato”
Chris Froome è tornato finalmente alle corse all’UAE Tour 2020. Lo storico capitano del Team Ineos ha gareggiato per la prima volta ad otto mesi dal terribile incidente di cui è stato vittima all’ultimo Giro del Delfinato. Dopo un lunghissimo percorso di recupero e dopo un inverno durante il quale si sono diffuse voci pessimiste sulle sue reali possibilità di tornare in sella, il Kenyano Bianco ha concluso la tappa odierna, conquistata da Pascal Ackermann allo sprint, senza correre rischi. Ovviamente non era una frazione in grado di offrire indicazioni sul suo stato di forma, ma il suo percorso di avvicinamento al Tour de France 2020 è ufficialmente iniziato.
“C’è ancora molto da fare per tornare ad essere fino quello che ero prima, ma le prime sensazioni sono davvero buone – le sue parole dopo la prima tappa, nella quale ha potuto ritrovare le sensazioni di corsa senza pensare ad altro – È stato bello avere di nuovo un numero e lottare per ottenere una posizione nel gruppo. È bello essere di nuovo un ciclista“.
Per lui chiaramente una giornata importante ed emozionante, oltre che ovviamente un importante passaggio nel suo percorso di recupero dall’infortunio subito lo scorso anno. “Oggi mi sono davvero emozionato. È stato come essere di nuovo un neo professionista alla prima gara – ha confessato – Sono passati solo otto mesi ma sembra che sia stato passato più tempo. So in che condizioni sono e non sono in condizioni per vincere. Dovrei essere in condizioni sufficienti per portare a termine la gara e fare il possibile per aiutare la squadra. Non riesco ad avere aspettative troppo alte, ma solo essere qui è un grande risultato per me“.
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